La storia di un Ristorante di prestigio può nascere anche dal sapore di una frittata con la cicoria gustata all’aria aperta e dalla passione per il Giro d’Italia. Il Ristorante Guerrinuccio sorge in un posto predestinato….
Da molti anni ormai, portiamo avanti la nostra filosofia di Arte Culinaria abbinata alle Emozioni, che un buon piatto, davanti ad un camino acceso, sa suscitare. L’ospitalità di un luogo familiare che abbraccia il gusto e le emozioni sensoriali.
La nostra è un’attività familiare, che abbraccia tre Generazioni. Il nostro Team è composto da personale qualificato che ha a cuore l’attenzione e la cura verso il cliente.
Pranzo
Lunedi – Domenica 12.00
Cena
Lunedi – Domenica 19.00
Ristorante Guerrinuccio © 2024 / Created by Digital-Tech Di Nicholas Berardicurti
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Nel 1957 mentre Coppi e Bartali si davano ancora battaglia lungo le strade d’Italia qualcuno a Celano percorreva i sentieri della “selva” con un’antenna in mano, alla ricerca delle traiettorie giuste per la ricezione delle prime immagini, rigorosamente in bianco e nero, della Corsa rosa.
Dopo innumerevoli tentativi il posto perfetto era proprio qui, a due passi dell’orticello di Italo Quirino Paris (Guerrinuccio), il capostipite della famiglia di ristoratori.
Fu un attimo: venne allungato un filo dal cimitero che si adagia sulla collina e il segnale agganciato più a valle. Il tifo per i “corridori” veniva condito da un panino con la frittata (le uova freschissime arrivavano dal pollaio della signora Pierina Stornelli, la moglie di Guerrinuccio) e dall’insalata fresca dell’orticello.
Un pò di vino con la gazzosa e partì, quasi non volendo l’avventura di un ristorante che oggi è capace di ospitare anche 1000 commensali contemporaneamente. Pian piano la cantina divenne trattoria, favorita anche dall’attrazione del tiro al piattello. Con l’arrivo dei campi estivi dell’Esercito ebbe un ulteriore impulso e fu installato un telefono pubblico. I soldati potevano chiamare a casa e gli ufficiali sostituire il rancio con i prodotti genuini della gastronomia locale. Grazie ad un’accorta gestione familiare la trattoria si è trasformata in ristorante ed è cresciuta progressivamente. Alla fine del 1980, in coincidenza con l’arrivo del nuovo anno, l’inaugurazione dell’attuale padiglione con un scintillante veglione.
Oggi sembrano lontani anni luce quei tempi della frittata con la cicoria, ma il ricordo di allora, delle cose semplici e genuine, accompagna ancora oggi la filosofia enogastronomica della famiglia Paris, arricchita dal lavoro e dall’esperienza dei giovani eredi Italo e Augusto che insieme a Mamma Gabriella ora gestiscono l’azienda.
Nel 2014 il salto di qualità nell’accoglienza con l’apertura della Dimora Paris, 10 confortevoli camere costruite nei locali dell’antica trattoria e che assomiglia ad una cascina di campagna di fronte alla Fonte San Gregorio che eroga freschissima la buona e rinomata acqua.
Nel 2019 si è concluso l’ampliamento delle sale per ricevimenti, banchetti e matrimoni aggiungendo al Salone del Loggione la Sala degli Arazzi e a quella del Gran Gaudio la Sala della Corte dei Paris.
Degni di menzione e di essere ammirati sono: la piscina dei Leoni nel Viale dei Cipressi e poi il Parco San Gregorio, oltre il ponticello sul Rio Foce, con la Scalinata degli Sposi e l’Obelisco dedicato ad Achille.